Apprendiamo dagli organi di stampa del preavviso di revoca dell’incarico di direzione lavori inviato agli architetti professori Franco Purini, Laura Thermes e Massimo Lo Curzio, per contrasti nati in merito alla tipologia del materiale da utilizzare per il ripristino delle grandi vetrate del Padiglione delle mostre e delle arti nella ex Fiera di Messina.

Non conosciamo nel dettaglio i fatti, ma più che pensare a divergenze nate esclusivamente per la scelta del materiale da utilizzare per gli infissi, riteniamo siano sorti contrasti per la volontà dei tre docenti di difendere la qualità del restauro di un monumento importante dell’Architettura Moderna messinese.

Apprendiamo che il materiale scelto per le sopradette vetrate è stato concordato con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali – evidentemente da tale ente ritenuto valido – ed ancora che il coprogettista e coordinatore della sicurezza prof. Massimo Lo Curzio ha  con determinazione controbattuto a quanto affermato dal Responsabile Unico del Procedimento (tecnico interno dell’Autorità di Sistema Portuale), cioè che l’infisso “artigianale” in alluminio possa determinare, rispetto all’acciaio inox, problemi di certificazione o di collaudo.

Quanto sopra avviene nell’ambito del restauro architettonico di un bene tutelato, con la stazione appaltante che sembra voler modificare la tipologia di un materiale scelto dopo approfonditi studi condotti dai progettisti su questa Architettura esemplare del razionalismo italiano degli anni ’50 progettata da Vincenzo Pantano, e concordato con chi ha la competenza sulla tutela del bene vincolato (la Soprintendenza).

Considerato che la sostituzione del materiale previsto nel progetto di restauro con altro totalmente differente (acciaio inox) rischia di delegittimare il lavoro dei professionisti incaricati del restauro, ci permettiamo di suggerire a codesto spettabile Ente di abbandonare l’idea della revoca dell’incarico e convocare i professionisti per aprire con loro un confronto utile a trovare una soluzione condivisa, che possa raggiungere il duplice obiettivo di portare l’opera a conclusione, salvaguardandone nel contempo – e non potrebbe essere altrimenti – le qualità Architettoniche e Monumentali.

Il Presidente arch. Giuseppe Falzea

Il Consigliere Segretario arch. Anna Carulli

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